lunedì 27 ottobre 2014

ma quale RITMO......

La partita è il momento della verità (non esiste solo nel triangle offense caro Nick...), dove vengono messi alla luce pregi e difetti di singoli e squadra , di organizzazione, di staff , di comunicazione.
Ci sono una infinità di particolari che, in quanto tali, spezzano ciò che è così grande , come una partita, in una miriade di tessere di un bellissimo mosaico.
Si possono dare tantissime interpretazioni ad una gara, nate da chi osserva, quindi da cosa vede e da quel che è predisposto a criticare ed anche giudicare.
La mia visione della gara è spesso troppo limitata, perchè condizionata dal mio stato d'essere, da ciò che ho visto fare ai ragazzi in settimana, dalle mie, a volte, enormi aspettative.
Io penso che troppo frequentemente non consideriamo, durante la gara, uno degli aspetti principali, ovvero : esistono gli avversari.
Cosa può significare "LA PARTITA " per un giocatore?
Prima di tutto sgomberiamo la mente, non paragoniamo il pensiero di un bambino, un adolescente a quello di un adulto.
Per noi la PARTITA è un momento di verifica, ci crea agitazione, la viviamo con, chi più chi meno, apprensione; il risultato ci interessa, vogliamo constatare se siamo stati sufficientemente bravi con i ragazzi e, quindi, se il lavoro svolto è stato recepito e trasformato.
Per i  RAGAZZI è il momento in cui si gioca! Ci sarà apprensione, agitazione, ma poi in campo si gioca e basta.
La pressione che i ragazzi sentono è in parte "naturale" creata dall'evento in se, ma molta nata da noi. Non dico che sia sbagliato, anzi.... Penso che occorra creare delle difficoltà ai ragazzi, superate le quali sarà tutto un po più semplice.

La partita giocata Domenica mi ha colpito per moltissime cose, tra le quali :

1- RITMO "DEL GIOCATORE"
2- RITMO "MENTALE"
3- RITMO "ESTERNO"
4- RITMO "DI SQUADRA"

Inutile che dica quanti errori ed orrori abbiamo commesso; è stata una partita tecnicamente bruttissima, non giocata bene, di livello non alto. Questo, a mio avviso, è dovuto soprattutto, oltre alle capacità tecniche, ai 4 punti sopra citati.

Che cos'è il RITMO nel BASKET prima di tutto? Lo definirei in questi termini: "il modo con cui si usa il tempo". Se riflettiamo su questa espressione è facilmente intuibile quanto sia difficile questo gioco. Ogni singolo elemento della partita, giocatore, arbitro, allenatore, pubblico, utilizza il tempo, ritmo, in modo diverso. Pensate al gesto del tiro, ad un contropiede oppure ad un recupero difensivo, ad un time out, ad un fischio dell'arbitro, per far qualche esempio.
Per ritmo del giocatore, intendo il tempo ed il modo in cui questo compie un gesto qualsiasi. Un tiro, un passaggio , uno scivolamento...
Per ritmo mentale, intendo il tempo con cui ogni singolo giocatore impiega a PENSARE ad un determinato movimento o situazione, e quindi il tempo che utilizzerà per risolvere un qualsiasi problema.
Il ritmo esterno è il ritmo "subito" da elementi esterni, quale, in primis, la squadra avversaria, seguita poi dagli arbitri ed anche, importante quanto gli avversari, dai propri allenatori. Ogni allenatore ha uno stile, un sistema, in cui vi sarà un ritmo. Questo sarà congeniale al ritmo dei ragazzi?
Il ritmo di squadra è il ritmo con cui un gruppo di giocatori trova giocando insieme, sia in attacco sia in difesa. E' determinato dal gioco stesso, ed è una variabile complicata dal riconoscere le situazioni.
In tutte le componenti TEMPO, il ruolo dell'allenatore è fondamentale.
Se ci pensate, in tutte le quattro macro famiglie (probabilmente ce ne sarebbero altre) noi ALLENATORI abbiamo grandissima influenza. Far compiere un gesto di tiro corretto è obiettivo di un allenatore. Insegnare la capacità di scegliere in modo rapido lo è altrettanto così come fare una difesa di squadra ecc..ecc.
E' compito nostro capire quale sia il ritmo correto con cui fare le cose, contropiede , gioco a  ecc, ecc, in funzione di tutti i giocatori. Ad aggravare questa difficoltà, oltre alla eterogeneità dei singoli individui, vi è che il basket è fisiologicamente, per caratteristiche intrinseche uno sport a-ritmico, in cui si alternano momenti di pausa a momenti di grande rapidità , ed altri ancora in cui invece si cammina.
Il mio ex collega Andrea aveva, e penso abbia ancora, tra le tante capacità, comprendere quale ritmo il suo gruppo dovesse tenere. Il risultato era non una vittoria in più, ma sicuramente il miglioramento singolo e di squadra, finalizzato poi ad un gioco molto gradevole da vedere.
Noi, ahimè, in questo momento giochiamo male...quindi una delle cause è facilnmente intuibile.... good job guys

wannes


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