domenica 19 ottobre 2014

Il TIRO....che lezione!!!

Venerdì sorso ho partecipato ad una riunione formativa organizzata dalla società Junior Casale, all'interno di un progetto chiamato " Novipiùcampus"... Mi scuso in anticipo se queste informazioni sono errate o non complete.
All'interno del progetto societario fanno parte diverse società ( Olimpo Alba, College basket, Genova...etc tec..) e vengono organizzate  meravigliose riunioni con docenti di altissimo livello a cui tutti sono invitati.
Questo primo incontro è stato tenuto dal bravissimo coach Marco Sanguettoli, allenatore di casa Virtus Bologna, scopritore e formatore di moltissimi giocatori importanti; mi viene in mento Marco Belinelli.
Nella lezione sono state date molte informazioni FONDAMENTALI nella didattica di insegnamento del gesto tecnico del TIRO, ed anche della conoscenza dello stesso.

All'interno di un lavoro eseguito in società è importante uniformare la didattica di insegnamento; il prodotto finale sarà la somma dei singoli prodotti di tutti gli allenatori che hanno partecipato alla formazione del giocatore. Chiaramente ogni allenatore avrà i propri metodi e peculiarità, ma gli obiettivi devono essere comuni. Importante essere creativi.
Il tiro è senza dubio un gesto molto complesso, soprattutto dal punto di vista motorio.
I fondamentali, normalmente, vengono insegnati con metodologia "globale" per poi passare, in età intorno ai 15 anni,  all"analitica". Nel caso del tiro, sin dalle prime categorie (UNDER 13) occorre procedere analiticamente. I ragazzi sono già mentalmente pronti per ricevere informazioni più dettagliate.
E' indispensabile che ogni allenatore abbia una perfetta conoscenza del gesto ideale a cui voler tendere. Nel contempo occorre capire ed adattare la tecnica alle caratteristiche individuale dei giocatori. Creare quindi una "mentalità del tiratore", finalizzata non solo alla fase realizzativa ma anche alla capacità di "autoallenarsi".

Ci sono più classi di tiratori tra le quali:
  1. Tiratori con cattiva tecnica che non che fan canestro = correggere ed insistere per il miglioramento
  2. Tiratori con cattiva tecnica  ma che fan canestro= tentare di correggere ma senza insistere. 
  3. Tiratori con ottima tecnica che non fan canestro = allenare la quantità
  4. Tiratori con ottima tecnica che fan canestro= allenare la quantità 
Nel primo caso si lavorerà sulla qualità e quantità.
Nel secondo caso si tenterà di lavorare sulla qualità (senza insistere) passando però alla quantità. Gli altri casi elencati sono da sviluppare con grande numero di tiri tentati, badando moltissimo all'aspetto psigologico (fiducia)

Già in categoria UNDER 13, in una settimana di allenamento ipotizzata di 4 ore e 1/2 oppure di 6 ore, in Virtus Bologna si dedicano almeno due mezz'ore alla tecnica di tiro.
E' opinione del coach che sia sul fondamentale del TIRO ( devo rifletterci..) sia su quello del PASSAGGIO (condivido) occorra lavorare subito nelle basse categorie analiticamente.
Un coach deve avere molta pazienza e procedere all'insegnamento gradatamente (PROGRESSIONE DIDATTICA)
Il partire così presto nell'insegnamento dei dettagli, è motivato dal fatto che cambiare una abitudine sbagliata è molto più complicato ; essendo il TIRO un gesto motorio complesso e personale, meglio inserire subito delle buone abitudine.
L'uso della forza per spingere la palla non è un gesto che nasce solo dalle gambe ma da un effetto coordinativo. Essendo quindi il tiro un gesto che parte dai piedi sino ad arrivare alla distensione delle braccia ( catena cinetica) , maggiore è la coordinazione, minore saranno i problemi di FORZA/SPINTA della palla. 
Nell'insegnamento del gesto è molto importante "L'APPROCCIO VISIVO". La prima forma di comunicazione è "visiva", quindi si possono utilizzare tutti i mezzi di registrazione video. Il telefonino, con le camere, possono essere un mezzo immediato.

I dettagli su cui lavorare nella tecnica di TIRO sono :
  1. EQUILIBRIO;
  2. DITA;
  3. SPINTA GAMBE;
  4. PARABOLA DEL TIRO;
  5. AUTOMATIZZAZIONE DEL GESTO;
  6. POSIZIONE DI BASE (FONDAMENTALE) , FUNZIONALE A TUTTI I FONDAMENTALI.
Alcuni riferimenti :
  • punta del ginocchio su scarpa;
  • sedere in fuori;
  • busto inclinato;
  • braccio in linea ginocchio e punta scarpa;
  • gomito sotto la palla;
  • mano forte con dita che "guardano" verso l'alto;
  • mano debole di fianco
Se parliamo di tiro, occorre parlare anche di arresti. In tutte le situazioni non dirette a canestro, ma quelle in cui vi è un giro o torsione è insegnato l'arresto a 2 TEMPI. Questo perché :
  1. controbilancia l'inerzia della corsa;
  2. è più rapido.
E' importante la VERTICALITA'. Se il vostro giocatore salterà lateralmente o in avanti questo significherà che l'arresto e la spinta non è corretta. Importante quindi insegnare che l'appoggio è di tutta la pianta del piede (con i talloni scarichi). Il piegarsi sulle gambe  è un dettaglio altrettanto importante.

Alcuni esercizi:
- correre ed arrestarsi a 2 tempi mimando il tiro (prima orizzontale e mi arresto. poi con una curva ) . 
- posizione fondamentale. Distensione (veloce) del braccio "forte".
- posizione fondamentale. Presa con 2 mani. Tengo la palla con m.f. ed appoggio la debole (1+1)

Importantissimo il dettaglio della mano debole. La m.d. non deve "lavorare" tranne che per la presa e il tirar su la palla.  La presa della palla è notoriamente eseguita con i pollici convergenti , vicini. Durante il movimento di tiro, la palla viene caricata sulla mano forte mentre la mano debole "scivola" lateralmente. Dopo l'esecuzione del tiro, è importante vedere con la m.d. non abbia fatto alcun movimento (torsione/chiusura etc etc) E' questo un particolare su cui lavorare.

- posizione fondamentale. Presa con 2 mani. Alzo palla in movimento di tiro. Ri abbasso la palla passando in posizione di presa palla per ritornare alla posizione di tiro;
- da posizione con piedi asimmetrici, raccolgo la gamba dietro e tiro;
- da autopassaggio lancio la palla, faccio piccoli scivolamenti per andar prendere la palla e tiro;
- a coppie . Piccola corsa e ricevo passaggio (schiacciato) , arresto a 2 t e tiro.

TIRO IN SOSPENSIONE
- saltelli (3/4) usando soprattutto le caviglie , con palla alta;
- saltelli avanti/indietro (3/4) , con palla alta;
- saltelli dx/sx (3/4), con palla alta.
Il ritmo dei saltelli dev'essere lo stesso. E' tendenza dei ragazzi cambiarlo nell'ultimo in preparazione del tiro.

TIRO DAL PALLEGGIO:
- partenza incrociata ed arresto (due tempi). Un palleggio. Il palleggio è contemporaneo al primo piede di appoggio dell'arresto.
- partenza incrociata ed arresto (due tempi). Due palleggi. Il palleggio è contemporaneo al primo piede di appoggio dell'arresto.
Interessante il dettaglio del posizionamento della palla nel momento in cui il giocatore si trova prima di partire. E' solito ( o lo era) insegnare il posizionamento della palla lateralmente per poi spostarla a seconda della scelta fatta. Coach Sanguettoli afferma che il posizionamento dev'essere centrale. In tal modo si può partire da entrambe le parti ed eseguire tutte le scelte possibili.

VELOCIZZARE IL TIRO
- a coppie, giocatori di fronte. Il difensore può stoppare , l'attaccante sceglie quando tirare.

TIRO DA TRE PUNTI
- difensore sul vertice basso dello smile, dl lato opposto all'attaccante. Un appoggio in lunetta. Attaccante ala opposta. Il dif. passa all'appoggio e corre a stoppare. L'appoggio passerà all'attaccante, il quale con piccoli passi di scivolamento andrà verso la palla.

La lezione di coach SANGUETTOLI, è stata semplice, facilmente comprensibile, stimolante ed oggetto di scambio di informazioni. E' stato tutto ciò che ci si aspetta da una lezione di formazione.
La tematica , nella sua semplicità (parlavamo di didattica di tiro) mi ha dato moltissimi stimoli, facendomi pensare e di conseguenza, spero, migliorare. 
Oltre a tutte le informazioni utili arrivate, la lezione mi ha rafforzato il concetto che "CHI E' PREPARATO FA LA DIFFERENZA". Ascoltare il coach e guardare i suoi occhi, così vivi, ti fa capire quando la passione per questo sport, unita alla enorme sapienza ed esperienza, non possono che portare risultati nei propri giocatori.

Wannes

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