domenica 21 dicembre 2014

ME LO ASPETTAVO.....

Me lo aspettavo...una sconfitta netta e meritata...Poche storie, ci hanno battuti sotto tutti punti di vista. Perché ? A caldo mi sento di dire che i miglioramento delle nostre avversarie sono stati maggiori. La responsabilità ? Ovviamente è dello staff tecnico, mia su tutti.
Sarebbe però ingiusto non tener conto dell'impegno dei ragazzi, giocatori in costruzione che con impegno affrontano tutti gli appuntamenti. Perdere non è mai piacevole ma succede e non è di certo la fine del mondo.
Rialzare la testa e giocare più insieme. Abbassiamo i torni e ricominciamo a giocare insieme...

Wannes

lunedì 15 dicembre 2014

LA FULGOR CI INSEGNA...

Oggi seconda giornata del girone di ritorno, campionato Elite U17. L'avversario è la Fulgor Omegna, squadra battuta nettamente nel girone di andata. Nel pre gara ed in tutta la settimana ho avvisato i ragazzi, decidendo loro che la partita del girone di andata è stata vinta con un punteggio più largo di quello che veramente erano i valori in campo. Naturalmente, come è normale che accada, oggi la gara è stata combattuta, con noi spessissimo sotto.
Tecnicamente una partita costellata, almeno da parte nostra, da orrori...tanti, troppi...
Il numero delle palle perse è IMBARAZZANTE, superano abbondantemente le 30.
Le cause ? Penso che gran parte del merito sia dei nostri avversari, avendo loro "rotto" il nostro ritmo di gioco, difendendo con difese arcigne, raddoppi, anche qualche accenno di difesa a zona.
Questo modo di difendere ha tolto in noi molte sicurezze, evidenziando in modo palese i nostri difetti, (e qui c'è invece la nostra grande colpa) uno su tutto il fondamentale del passaggio.
E' forse il fondamentale, con il tiro, su cui lavoriamo di più, sia tecnicamente, sia tatticamente, ma il percorso è lungo, impegnativo sotto tutti gli aspetti.
ormai i ragazzi li conosco e sono arrivato alla conclusione che il problema  maggiore, a prescindere dagli aspetti come la passione e conoscenza del gioco, siano gli ormai bistrattati FONDAMENTALI....
Ahhhh che parolone , una parola che riempie la bocca ai più ma poi, in realtà, chi li insegna ?
La squadra di Omegna è una di quelle squadre che è decisamente migliorata nei fondamentali, ma soprattutto in un aspetto in particolare. La posizione FONDAMENTALE. Eh si cari miei, senza una corretta posizione fondamentale non si può giocare a basket.
La posizione fondamentale tutti voi la conoscete, e tutti voi sapete quanto sia difficile insegnarla, farla digerire ed includerla nel bagaglio dei giocatori... Sto scrivendo cose scontate ? certo!! Ed allora perchè la maggior parte dei ragazzi, compresi i miei, sono perennemnte in posizione eretta ??
Omegna ha avuto un altro grande miglioramento, ovvero quello fisico/atletico. Sono certo che questo miglioramento faccia si che tutto il resto possa progredire più facilmente.
Quali possono essere le strade che portano ad una posizione fondamentale corretta ? Si parte ovviamente da molto lontano, dal mini basket di cui, come sempre non parlo. però tutti gli allenatori, con un po di consocenza e fantasia possono trovare delle soluzioni affinchè i ragazzi capiscano :
L'IMPORTANZA della posione
LA TECNICA
Ci ostiniamo a rendere le partite tattiche quando poi non possiamo far nulla di tattico in quanto non preparati. Ci ostiniamo a trovare alibi, correggendo solo gli aspetti caratteriali..quel ragazzo non ha voglia..trova sempre una scusa... Abbiamo la possibilità del dar del nostro...ma siamo occupati a piangere...

NELLA POSIZIONE FONDAMENTALE SI HANNO :
- PIEGHI LARGHI
- PESO DISTRIBUITO SUI PIEDI CON I TALLONI SCARICHI
- GAMBE PIEGATE
- SCHIENA LEGGERMENTE PIEGATA IN AVANTI
- PIEDI/BRACCIA/MANI/TESTA/OCCHI PRONTI

i dettagli li consocete tutti....la posizione delle ginocchia, l'angolo della schiena ecc ecc eccc.....

Da qui si parte, poi tutto il resto...è NOIA......
nella categoria che attualmente alleno, forse sono al limite o lo ho già superato, quindi insegnare "una postura e posizione " corretta è difficilissima soprattutto per i ragazzi più alti.

wannes


 

venerdì 5 dicembre 2014

DA DOVE PASSANO I MIGLIORAMENTI.......

Dare la ricetta, quella magica, quella che ti risolve i problemi.... è, in quasi tutti i casi, impossibile.... Se ci pensate si parla spesso di "chimica di squadra", alludendo quasi, alla ricetta perfetta, precisa, misurata...Nello sport di squadra, come in tanti altri contesti, ci sono tante "teste", personalità, da infilare in un unico "contenitore", scaldarlo (a volte..) , shakerarlo (altre) e poi gustarlo.. Quel che ne esce sarà un buonissimo cocktail , oppure una schifezza da buttare....

La ricetta del miglioramento è ancora più complessa da trovare semopre che esista... Qualche anno fa, parlando con allenatori, affermavo che molto del miglioramento dei ragazzi passa ovviamente attraverso alle nostre scelte, ed un ragazzo migliora  , mi cito "già solo venendo in palestra.. ". In buona parte questo non è vero, o meglio, non lo è sempre. Non tenevo conto del fatto che se alleno gli errori in modo ripetuto, non si farà altro che peggiorare.
Qualcuno (sempre che ci sia qualcuno) penserà: ma chi è il folle che allena gli errori. Beh...molti allenatori lo fanno..un po per poche conoscenze, un po perchè forse ormai "stanchi" (e non è un fattore anagrafico), un po perchè non ci si tiene....

Il miglioramento di ogni individuo, e parliamo di basket, passa attraverso una esperienza. Questa dev'essere almeno:

- POSITIVA;
- RIPETUTA;
- STRUTTURATA;
- ORGANIZZATA;
- IN PROGRESSIONE

In realtà ci sono tantissime altre componenti che influiscono sul miglioramento (capacità individuali del giocatore, sapere degli allenatori , ecc,ecc,ecc...) Queste però è il minimo di cui ogni allenatore dovrebbe tener conto.

Un mio vecchio coach , che ancor oggi allena, mi ripeteva spesso che le esperienze negative non servono a nulla. Solo attraverso il "rinforzo positivo" ( sighh Oliver...) l'esperienza viene metabolizzata e poi riprodotta. Non so se sia una supposizione corretta o meno, ma preferisco pensare che una cosa fatta bene lasci un ricordo migliore di una eseguita male, e quindi tendereo  a ripeterla.
Ci capita spesso di vedere ragazzi che in allenamento sono in grado di eseguire un gesto in modo corretto e poi arrivano alla partita dove non riescono a fare altrettanto. Oltre agli aspetti mentali, al fatto che vi siano gli avversari diversi, capita che il giocatore non abbia ancora fatto suo il fondamentale. Pensiamo ad esempio al tiro senza però associarlo alle percentuali. In allenamento la mia tecnica è perfetta, in partita tentenna....Attraverso una numerosissima ripetizione del gesto corretto si potrà arrivare alla piana metabolizzazione e riproduzione in qualsiasi situazione.
L'allenatore deve strutturare l'esercizio, l'esercitazione,l'allenamento in modo tale che sia funzionale all'obiettivo da raggiungere. Pochi fronzoli, diretti all'obiettivo.
Strutturare, che in questo caso non è organizzare...intendo quindo proporre delle esercitazioni che aiutinino i ragazzi, dove tutti, o più, siano agevolati. La struttura deve tener conto non solo della parte tecnica, ma anche di quella fisica e mentale. Ho affermato in un  altro post che i ragazzi devono essere DUTTILI MENTALMENTE. Si incomincia da piccoli, nelle prime categorie, per poi arrivari sempre più pronti nei grandi.
Per organizzazione intendo, invece, tutto quello che è di contorno.... Gli orari, la palestra, il numero di allenamento, palloni e giocatori a disposizione; intendo, quin di, tutti queggli elementi fondamentali per il miglioramento ma che non passano direttamente dal ragazzo.
per concludere, elemento importantissimo è la progressione. Nei corsi utilizziamo sempre il concetto di " PROGRESSIONE DIDATTICA". Potremmo farla facile, dicendo che consiste ne passaggio dal facile al meno facile ( o difficile) oppure trovare nei singoli allenamenti, stagione, un filo conduttore comune ad ogni , o quasi, situazione. Lavorare in progressione facilita gli allenatori e facilita soprattutto i ragazzi.
Ho scritto un po di cose, molte banali e risapute , tutte importanti ( secondo me) ed indispensabile.
Il miglioramento di ogni giocatore, è quindi derivante da quanto è bravo l'allenatore (nelle cose sopra dette) , da quando riesce a comunicare e motivare i ragazzi e da quanto questi riescono a recepire e trasformare.
Ogni giorno preparo l'allenamento cercando di inserire i riferimenti di cui ho scritto; malgrado la mia esperienza sia ormai di tanti anni (invecchio), il tempo che impiego è sempre molto elevato. Non mi accontento di prendere carta e penna e tirare giù due esercizi. Devo fare il mio dovere e prepararmi per preparare...la ricetta la provo a scrivere tutti i giorni....

Wannes