Dopo tante partite, finalmente ci coloriamo di rosa. E non parliamo del giro d'Italia, e neppure della Gazza... abbiamo vinto la nostra prima partita, precisamente contro Fulgor Omegna.
E' inutile dire che quando si vince si sta meglio, ma il nostro compito è quello di vedera la prestazione a 360 °, od almeno aprovare a farlo.
Le premesse non erano buonissime. Per prima cosa sono totalmente ignorante sui valori che il campionato offre, il livello delle avversaie. Inoltre , come già ripetuto fino alla noia, la squadra non fa una partita in allenamento da moltissimo tempo. Per non farci mancar nulla, il numero degli infortunati sale a 4, con Tommaso che dovrebbe riposare. Quindi... il pessimismo pre gara era abbastanza alto.
Per fortuna e bravura dei ragazzi, incominciamo la partita con, per dirla alla Velasco "gli occhi della tigre", ed incanaliamo la gara per il verso giusto. La cronaca dice che vinciamo largamente, ma questo, pur facendo piacere, interessa sino ad un certo punto.
Tante le luci ed anche le ombre.
La cosa che mi è piaciuta maggiormente è l'idea di cercare di essere :
1) ATTENTI a quel che succedeva ;
2) PRONTI ad agire e reagire;
3) PROPOSITIVI nel fare cose anche diverse.
L'ATTENZIONE è indubbiamente una di quelle cose che possono essere allenate quotidianamente; dalle piccolissime cose ( le file ?) sino ad arrivare a ciò che poi definiamo meglio come "CONCENTRAZIONE". Il passo è lungo, ben disteso, ma raggiungibile.
La PRONTEZZA è a mio avviso dote un po "naturale" ma anche indotta attraverso l'esperienza. Il riconoscere situazioni fa essere molto più pronti.
Siamo stati PROPOSITIVI soprattutto nel gioco senza palla. Non occorre pensare ad un gioco di 1c1 senza palla finalizzato esclusivamene alla realizzazione di un canestro. Un esempio per ciò che intendo è, una azione a tutto campo, con buon ritmo, in cui vi è un giocatore situato nell'angolo lontano della metà campo di attacco, con il palleggiatore che si trova impegnato con la palla nella propria di metà campo; l'angolo esegue un taglio verso il centro e riceve un facile passaggio. Questo modo ti giocare, occupando spazi diversi nei tempi corretti, facilita il gioco di squadra non "schematizzato" ed ha grandissimi benifici per ciò che io definisco "conoscenza del gioco". Faccio quel taglio perchè il gioco mi dice che è corretto farlo.
Lo so lo so...è un lavoro che probabilmene va fatto prima...ma chi se ne frega..stiamo allenandoci su questo..vogliamo conoscere il gioco e poi verrà, se riusciremo, il resto, con blocchi, pick & roll, difese a zona e tutto quello che è la pallacanestro. Ora stiamo imparando questo, e ci stiamo riuscendo tutto sommato.
Il percorso di crescita non può che passare attraverso esperienze che fortifichino le abitudini corrette e che ne creino altre nuove ed efficaci.... ma ovviamente...come il grandissimo Ettore ha recentemente detto ...il tutto passa dalla tecnica...
Wannes
Tutto quello che mi viene in mente.... a volte cose sensate altre meno; ma parliamone...
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