sabato 20 settembre 2014

alle porte del paradiso..

di ritorno dalla partita amichevole di Vigevano. Il punteggio, per quel che conta, non lo ricordo ma tante idee mi frullano per la testa.
e' stata una partita degli orrori, con un sacco di errori da entrambe le parti.  e' troppo semplice fare paragoni con squadre passate, sarebbe anche ingeneroso forse. questi ragazzi si impegnano, ci provano e poi a volte riescono altre meno. hanno 15/16 anni, con tanti anni di attività alle spalle, ma il livello dei ragazzi non è proporzionale all'impegno in tempo sinora usato. perché ? è sempre colpa dei ragazzi ? delle palestre ? degli allenatori ? ed i genitori dove li mettiamo ? beh dimenticavo la scuola.
la risposta è molto semplice per un contesto così complicato, ovvero una somma di tutti questi elementi.  i ragazzi della mia squadra sono ragazzi normali, che si impegnano, educati ed hanno voglia di giocare , di esprimersi. occorrerebbe strutturare l'attività sportiva con lungimiranza, intuizione  e rischio. si predano troppi soldi; si tanti..perchè un giovane di 15 anni deve essere in grado di capire almeno dove si trova, perché gioca, come gioca.
ogni pezzo della vita di un giovane giocatore, dev'essere costruito con l'idea di farne un giocatore adulto con capacità..quali ? la prima di avere consapevolezza..che non significa dire  " sono forte", "sono scarso".. la consapevolezza di aver fatto un percorso il quale dev'essere comunque gratificante.
si GRATIFICANTE...
la gratificazione però non può essere data esclusivamente da quanti minuti si gioca, da quanti punti ho segnato o da tutti gli altri indici statistici. la gratificazione deve nascere dalla consapevolezza di aver fatto tutto al meglio delle proprie possibilità, con la pretesa da se stessi di andare un pochino oltre il proprio limite..limite tecnico, fisico o mentale. e noi allenatori dovremo essere così bravi da cogliere questo aspetto , per avere così dei ragazzi equilibrati, comunque felici di esserci.
vi ricordate quando da piccoli gongolavate nel sentirvi parte di un qualche cosa di più grande ? i osi..ero negli spogliatoi di una palestra microscopica (oratorio delle maddalene) e mi guardavo intorno pensando di essere alle porte di un paradiso..ed in realtà quello lo era il paradiso.
quindi giovani allenatori, allenatori evochi allenatore, cogliete quel momento in cui i vostri ragazzi si trovano alle porte del paradiso e da li partite..perchè quel momento è il momento...

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento..sarà utilissimo !!!